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sexta-feira, 10 de março de 2023

 Sarapegbe

Ferradas
Cyro de Mattos
TESTO IN ITALIANO   (Texto em português)

Ferradas è uno degli insediamenti più antichi dello stato brasiliano di Bahia. Nel 1815 ricevette la visita del principe tedesco Massimiliano Alexandre Felipe. Ricevette anche la visita dei naturalisti Spix e Martius. All'inizio della civiltà del cacao a Bahia, possedeva un nome aristocratico: Vila de Dom Pedro de Alcântara.
La sua storia è legata alla catechesi degli indigeni, ricordiamo la figura del frate cappuccino Ludovico da Livorno che i pionieri e conquistatori della terra definirono come dotato di poteri soprannaturali. Prima di svolgere una missione evangelizzatrice tra gli indigeni, fra’ Ludovico da Livorno fu cappellano nell'esercito napoleonico.

Nella fattoria Auricídia di Ferradas nacque Jorge Amado, lo scrittore più popolare del Brasile e il più tradotto al mondo. A Ferradas nacque anche il poeta Telmo Padilha. All'epoca delle esplorazioni, a Ferradas era molto attivo il commercio, con magazzini dalle ampie porte e file di muli che arrivavano carichi di cacao. La lotta per il possesso della terra, che attirava per la sua fertilità, rese la cittadina teatro di crimini commessi dai jagunços[1], come racconta anche Jorge Amado nel romanzo Terras do Sem Fim, che mostra  il violento paesaggio di Ferradas, uno dei domini del colonnello Horácio.

A quei tempi il villaggio si snodava su una lunga strada sterrata. Lì mandriani e viandanti ferravano gli animali, asini e muli, che dovevano affrontare vie strette e pericolose, sentieri sassosi d'estate e fangosi d'inverno. Nelle loro marce instancabili si dirigevano verso la città di Vitória da Conquista, nell'alto sertão[2]. Il quartiere di Ferradinhas sorse dopo il villaggio. Molto dopo. Poco meno di vent'anni fa nacque un altro quartiere, quello di Nova Ferradas, con case modeste, su strade sterrate e mal disposte.

Annoto il paesaggio monotono di Ferradas. Tutto è naturale. Le donne alla finestra come uva sulla vite. Anziani seduti sulla sedia, sul marciapiede di casa. Il cielo di cuscini. Le case che sussurrano e guardano le strade assonnate. Il silenzio grasso in tutto. L'ape sui fiori del giardinetto dell'unica piazza. L'aria verde degli alberi nei fruttuosi cortili. Gli uccellini che cinguettano beccando il mattino luminoso. Il vento tiepido della mattina scalda i passi dell'uomo barbuto che entra nella macelleria. Lontano dai viali, strade che non hanno fine, viadotti e gallerie, macchine veloci che cantano sull'asfalto, i miei passi che condividono questa proposta di vita in lento cammino.

Trovo simpatico il ragazzo che gioca con i piccioni sul marciapiede vicino alla chiesetta. Nel villaggio bucolico, vedo l'asino che ora pascola nella piazza.
 
* La cronaca “Ferradas” fu scritta nel 1998. Fa parte del libro “O Mar na Rua Chile e Outras Crônicas” finalista del Premio Jabuti, della Câmara Brasileira do Livro, in competizione con libri di racconti e cronache di autori brasiliani.


[1] Individuo che si presta a lavoro di difesa, sorta di guardia del corpo armata, solitamente assunta dai “fazendeiros” e dai "coroneis” nell'entroterra del Brasile, specialmente nel nord e nordest del Brasile. NdT
 
[2] Regione semi-arida che abbraccia molti stati del nord est brasiliano (Bahia, Sergipe, Alagoas, Pernambuco, Paraiba, Rio Grnade do Norte, Cearà, Piauì e Maranhão) arrivando fino alla parte nord dello Stato di Minas Gerais. NdT


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  Cyro de Mattos. Nato ad Itabuna (Bahia) nel 1939. Giornalista, avvocato, scrittore, poeta, saggista. Membro del seggio n. 22 dell’Academia de Letras da Bahia . Membro dell’Academia de Letras de Ilhéus e di Itabuna. jornalistaadvogadocontistanovelistaromancistapoetaensaísta. Ha pubblicato più di 60 libri, di diversi generi, ed ha organizzato dieci antologie e collezioni. Le sue opere sono state pubblicate anche in Portogallo, Italia, Francia, Spagna, Germania, Danimarca, Russia e Stati Uniti. Ha ricevuto premi letterari in Brasile e all’estero: tra di essi il Prêmio Nacional de Ficção Afonso Arinos, della Academia Brasileira de Letras , con il libro "Os Brabos"; Premio Jabuti (menzione d’onore), per l’opera "Os Recuados", Premio della APCA con il libro per ragazzi “O Menino Camelô, Prêmio Nacional de Poesia Ribeiro Couto, con il libro “Cancioneiro do Cacau”, Prêmio Nacional de Ficção Pen Clune do Brasil per il romanzo “Os Ventos Gemedores” e Prêmio Nacional Cidade de Manaus, per il libro “Histórias de Encanto e Espanto”. Per dieci volte al primo posto nei concorsi letterari della Uniao Brasileira de Escritores (Rio). Ha ottenuto il secondo posto per l’opera pubblicata nel Concorso Internazionale di Letteratura Maestrale Marengo d’Oro, Genova, Italia, con il libro “Cancioneiro do Cacau” e secondo posto per l’opera inedita con il libro “Poemas escolhidos/Poesie scelte”. E’ stato uno dei quattro finalisti del Prêmio Internacional de Literatura da Revista Plural, in Messico, con la novella  “Coronel, Cacaueiro e Travessia”. Nel 2020 ha ricevuto il Premio Conjunto de Obra della Academia de Letras da Bahia e Eletrogóes. É membro del Pen Clube do Brasil. Primo Dottore Honoris Causa della Universidade Estadual de Santa Cruz (Bahia). Premiato con la Medalha Zumbi dos Palmares dalla Camera Municipale di Salvador (2020).

Traduzione dal portoghese di Antonella Rita Roscilli

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